Pensare analogico: come ampliare la coscienza con un campo di pensiero a rete
La coscienza è il campo che dà forma al corpo
L’analogia è dotata di alta energia informativa e bypassa le difese psichiche dovute al trauma e permette lo scioglimento del sintomo corporeo e della specifica componente psichica inconscia correlata nel soggetto.
L’esercizio costante di ricerca delle relazioni analogiche determina dunque due effetti sulla coscienza: uno di apertura verso la Matrix e l’altra di centralità e stabilizzazione della coscienza.
L’analogia permette di superare il dualismo di mente-corpo e di uomo mondo costruendo un campo di pensiero a rete in cui le informazioni si auto organizzano in un sistema coerente che amplia lo stato di coscienza alla comprensione multidimensionale del fenomeno e del processo vita.
Il campo di pensiero analogico è non lineare e multidimensionale e permette al materiale informativo personale e collettivo di divenire operativo nell’individuo coerentemente al progetto e processo di vita.
La Matrix in-forma tutto l’Universo dando vita a tutte le forme esistenti in un continuum energia-materia.
Pensare analogico permette di utilizzare concretamente l’in-formazione della Matrix. Utilizzare coscientemente il pensiero analogico nella propria autoconoscenza, libera l’individuo dai meccanismi automatici subconsci, ampliando lo stato di coscienza personale e collettivo.
Tutto è Uno
Ogni uomo è simbolo dell’Universo
IO SONO UN IO, è la nascita dell’autocoscienza. Nell’Io l’uomo riassume tutto quanto sperimenta come entità corporea e animica. Corpo e anima sono i portatori dell’Io, in essi l’Io opera. Come il corpo fisico ha il suo centro nel cervello, così l’anima lo ha nell’io. L’Io è l’uomo stesso. Egli può designare il proprio corpo e la propria anima come gli involucri entro i quali vive, e li può designare come le condizioni corporee attraverso le quali agisce. La breve parola Io è un nome che si distingue da tutti gli altri: ognuno può chiamare IO SOLO SE STESSO. Il nome Io non potrà mai giungere al mio orecchio dall’esterno, a designare me, solo dall’interno, solo da se stessa l’anima può designarsi come Io. L’Io vive nel corpo e nell’anima; lo spirito però vive nell’Io, e ciò che dello spirito vive nell’Io è eterno, poiché l’io riceve natura e valore da ciò con cui è collegato. L’Io vive nell’anima, nell’Io è vivente lo Spirito. Lo Spirito forma l’Io dall’interno all’esterno; il mondo minerale lo forma dall’esterno all’interno.
Steiner Rudolf